Spesso la parola Elohim viene affiancata all’immagine di un Dio Unico, ma un interessante articolo proposto dal sito Universo7p apre un nuovo mondo sul chi erano questi esseri. Elohim. Il termine che nella Bibbia identifica Dio è in realtà un sostantivo plurale. Nasce così la teoria del Dio alieno: è possibile che antichi astronauti extraterrestri abbiano visitato la Terra migliaia di anni fa venendo scambiati per divinità? Ne sono convinti gli scrittori Charroux, Drake, Von Däniken, Sitchin e, non ultimo, Mauro Biglino, balzato agli onori della cronaca sensazionalistica per aver insinuato, attraverso i suoi libri, che nella traduzione letterale della Bibbia sia raccontata la storia di una razza di alieni in seguito trasformati in Dio dalla Teologia. Qualcuno ci sta ingannando? Il dibattito va avanti ormai da lustri.
“Si chiamano Elohim, hanno guidato l’umanità inviando i Profeti che ora torneranno, mantenuti in vita mediante la clonazione”
La vita sulla Terra non è il frutto di un’evoluzione casuale o di una creazione divina, ma il risultato di una creazione scientifica da parte di una civiltà extraterrestre”.
“Questi Esseri, molti anni fa, giunsero sulla Terra – e, grazie alla loro tecnologia, ad una perfetta padronanza dell’ingegneria genetica e del DNA, resero abitabile questo pianeta, creando inoltre ogni forma di vita. Terminarono la loro colossale opera creando l’uomo ‘a propria immagine e somiglianza’, come dice testualmente la Genesi Biblica. Nella Bibbia originale scritta in ebraico Essi vengono chiamati ‘Elohim’.
La parola Elohim, tradotta erroneamente con il termine ‘Dio’ nelle bibbie più comuni, è un’antica parola plurale ebraica che significa ‘quelli che sono venuti dal cielo’. Possiamo trovare le tracce dell’opera di questi extraterrestri nelle antiche scritture di molte culture, anche se con il tempo sono state deformate dai nostri antenati che non potevano comprendere razionalmente se non facendo appello al soprannaturale e al misticismo”
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